Incassare i propri crediti è sempre più difficile per le imprese italiane: i tempi medi di pagamento sono tornati ad allungarsi e sono aumentati anche i casi di mancato pagamento.
Lo rivelano recenti studi Cribis e Cerved che hanno fotografato l’andamento dei pagamenti commerciali in Italia nel 2018.
A soffrire maggiormente dei rallentamenti e degli incagli sono le microimprese, le PMI e le società che operano nel settore dell’industria e dei servizi.
Il ritardo medio di pagamento si attesta sui 15,6 giorni ed è aumentato, rispetto agli anni scorsi, anche il numero delle società che riesce a pagare i propri fornitori soltanto oltre 60 giorni dalla scadenza delle fatture (7,3%).
Nel 2018, le imprese italiane hanno pagato le fatture, mediamente, in 73,3 giorni, accumulando un ulteriore giorno di ritardo rispetto all’anno precedente.
Sono diventati più evidenti i divari territoriali: maggiormente colpito dai ritardi è il Mezzogiorno (da 23,4 a 24 giorni) dove l’11,2% delle aziende fa registrare un saldo fatture con ritardi superiori ai due mesi. La più alta concentrazione di aziende ritardatarie si registra in Sicilia (14,1%) e Calabria (13,8%).
Le conseguenze più evidenti per le imprese? Difficoltà di gestione del circolante, una maggior esposizione con le banche e rallentamenti nei pagamenti verso dipendenti e fornitori.
In un contesto così problematico, la miglior difesa è la prevenzione.
E’ opportuno infatti scongiurare i ritardi di pagamento pianificando e monitorando efficacemente la gestione del credito aziendale.
In che modo?
Attraverso tre attività essenziali per una sana politica del credito: la prevenzione del rischio di credito, il monitoraggio del rischio di credito e la gestione attiva delle insolvenze attraverso azioni di recupero crediti svolte mediante solleciti telefonici e domiciliari.
Il supporto di una società esterna specializzata nella gestione e nel recupero del credito è utile per ottimizzare le tempistiche d’incasso, massimizzare i risultati ed incrementare, di conseguenza, la liquidità dell’impresa.




